Cosa si intende per scrittura creativa?

by R.
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scritturaObiettivo del corso di scrittura creativa

L’obiettivo del corso di scrittura creativa è quello di apprendere le tecniche di scrittura, mettersi alla prova, confrontarsi con i propri limiti, imparare ad ascoltare e riscoprire la lettura e perché no, conoscere anche qualche segreto del mestiere di scrittore.

Ma come fare?

Partendo dalle basi…

Definizione del termine “scrittura creativa”

Cosa si intende per scrittura creativa?

Per scrittura creativa si intende ogni genere di scrittura che non sia giornalistica, tecnica o accademica. La scrittura creativa trova le sue origini nella scrittura di romanzi e racconti.

La scrittura è una forma di comunicazione, si scrive per raccontare qualcosa a qualcuno. Non si scrive mai per se stessi, è un dato di fatto.

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Per molti, scrivere è un modo per riflettere sulla propria vita. Per altri è proprio il gusto di raccontare qualcosa, per trasmettere un’emozione ad un perfetto sconosciuto.

Non è sufficiente avere talento, bisogna essere ambiziosi. Devi ambire che il lettore di turno sia disposto a staccarsi dalle tue pagine con dispiacere, devi fare in modo che quello che hai scritto diventi parte del lettore stesso.

Solo così, la scrittura creativa, potrà esserti d’aiuto!

In questi post proverò a insegnarti la metodologia affinché la scrittura creativa ti aiuti a scrivere il tuo primo racconto o il tuo primo romanzo.

Le modalità di insegnamento sono principalmente tre:

  • Lezioni sugli elementi della scrittura: i partecipanti imparano a selezionare le idee, tessere una trama, impostare i dialoghi, creare ambientazioni perfette e personaggi credibili.
  • Esercizi di scrittura: i partecipanti scrivono le proprie opere che vengono lette e giudicate anche dagli altri partecipanti.
  • Lezioni in cui vengono analizzati i lavori dei partecipanti, con la possibilità di discutere liberamente dei progetti e di poter ricevere un feedback reale.

Componenti della scrittura creativa

Nella scrittura creativa esistono delle componenti imprescindibili dalla scrittura stessa. Ecco quali sono:

  1. Ispirazione creativa: l’ispirazione si deve cercare nella realtà e nell’immaginario. Si può trarre ispirazione da un odore, una ricetta, un colore o un quadro.
  2. Linguaggio e stile: una buona base della conoscenza della lingua italiana è fondamentale. Arricchire la propria storia con similitudini e/o metafore aiuta il lettore a visualizzare la scena descritta ma se non si conoscono le basi dell’Italiano tutto il vostro lavoro sarà vano.
  3. I personaggi e l’ambiente: scegliere se caratterizzare prima i personaggi e poi l’ambientazione è una vostra scelta. Non c’è una via giusta e una sbagliata, tutto sarà chiaro nella vostra mente appena avrete trovato l’idea vincente.
  4. Spazi e luoghi: reali o di fantasia, sono i luoghi in cui i nostri personaggi si muovono e la storia si sviluppa. Le ricerche sui luoghi è indispensabile se si vuole scrivere un romanzo ambientato in un castello o in un feudo medievale o ancora in un luogo immaginario.
  5. La trama: è l’elemento principe del nostro racconto o romanzo. Canonicamente parlando si suddivide in apertura e ambientazione, susseguirsi della vicenda, apice dell’intreccio e infine conclusione. Oggi, si tende a fare un mix di tutto. A volte si comincia dal finale per portare il lettore, attraverso una serie di flashback, fino a dove tutto è iniziato.
  6. Tempo della narrazione: anche qua il tempo narrato e quello reale spesso si confondono. Un buon scrittore sa cosa nascondere, lasciando che sia il lettore a immaginare, e cosa invece mostrare.
  7. Creare conflitti e tensioni: il lettore deve essere continuamente stimolato. Introdurre nuovi elementi dosando la durata e l’intensità degli stessi alza il livello di attenzione del lettore e lo costringe a voler continuarne la lettura.
  8. Suspense: i lettori amano la suspense. Attendono il clamoroso colpo di scena che stravolge tutte le sue teorie, facendo sì che la lettura prosegua per scoprire cosa succederà subito dopo.
  9. Mostra, non raccontare: un racconto o un romanzo ben fatti non si limita a riempire le pagine di dialoghi ma deve essere inframmezzato da spiegazioni e dettagli che solo l’autore può dare. Questo non significa dilungarsi per intere pagine in descrizioni noiose e che non apportano alla storia nessun beneficio.

Ora, leggete il seguente passaggio:

da N. Goldberg, Scrivere Zen

“Innanzitutto, consideriamo la penna con cui scriviamo. Dovrebbe essere una penna capace di scrivere in fretta, perché i pensieri vanno sempre molto più in fretta della mano. Non bisogna rallentare ulteriormente la mano con una penna lenta. E la penna a sfera, la matita, il pennarello a punta fine sono indubbiamente lenti. Andate in cartoleria e cercate qualcosa con cui vi sentite a vostro agio. Provate diversi tipi di penna. Non importa spendere delle cifre. Personalmente uso soprattutto una stilografica Sheaffer a cartucce del tipo più economico ( tremila lire circa). Nel corso degli anni ne ho  comprato a centinaia. Le ho avute di tutti i colori; spesso perdono inchiostro ma sono svelte. Anche quelle nuove stilografiche a sfera che si trovano adesso sono svelte, ma hanno una certa tendenza a sfuggire al controllo. Bisogna sempre essere in grado di sentire il contatto della penna con la superficie della carta. Pensiamo anche al quaderno. E’ importante. Questi sono i nostri attrezzi, come il martello e i chiodi per il falegname. C’è chi compra quei diari rilegati. Sono pesanti, ingombrano, e con quel che costano uno si sente in dovere di scriverci sopra chissà che. Al contrario, bisogna avere la sensazione che ci sia concesso di scrivere le peggiori schifezze del mondo e che vada bene lo stesso. Per esplorare le possibilità dello scrivere abbiamo bisogno di spazio. Un quaderno con la costola a spirale costa poco e ci dà la sensazione di poterlo riempire in fretta e poi comprarne un altro. Per di più non dà problemi per portarlo in giro. Personalmente compro spesso borse a misura di quaderno. Garfield, I Muppets, Topolino, Guerre stellari. Ho una passione per i quaderni dalle copertine buffe. Escono freschi a settembre, alla riapertura delle scuole. Costano qualcosa di più di quelli con la copertina in tinta unita ma mi piacciono. Quando apro un quaderno con Charlie Brown, non posso prendermi troppo sul serio. In questo modo mi è anche più facile ritrovarli: ” Ah, si, quell’estate scrivevo in quei quaderni della serie con il rodeo”. Provatene di diversi tipi: con le pagine bianche o a righe o a quadretti, con la copertina dura o flessibile. Alla fine troverete quello che fa per voi.”

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Esercizio di scrittura #1

Per poter scrivere devi munirti degli attrezzi giusti. Esci, vai in cartoleria e acquista un nuovo quaderno e una nuova penna. Prenditi il tuo tempo, saggia la carta e l’inchiostro. Si fondono bene insieme? Ottimo, ora raccontamelo. Descrivimi cosa hai scelto, cosa hai provato quando lo hai avuto tra le mani, la fluidità dell’inchiostro, il suo colore. Trasmettimi le tue emozioni.

Ringrazio Francesca del blog Libri, libretti e libracci per le immagini che mi accompagneranno in questa avventura!

Commenta qua sotto con il tuo esercizio!

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